Ogni anno, in occasione dell’11 febbraio, il Camerun celebra la sua gioventù.
Durante le settimane che precedono questa celebrazione, le scuole, le istituzioni universitarie, le associazioni di ogni tipo e le strutture sociali come il Centro Edimar Principessa Grace preparano questo evento così caro ai loro occhi.
Quest’anno, la settimana di festeggiamenti, conferenze, esposizioni e lavori attorno al tema: «Gioventù, maturità e responsabilità per il consolidamento della pace, della sicurezza, della crescita economica e del processo economico» si è conclusa, tanto in città quanto in campagna, con la tradizionale parata dell’11 febbraio.
L'INIZIATIVA INCLUSIVA: LA PARTECIPAZIONE DEI RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ
Quest’ultima ha assunto una dimensione particolare, perché segnata da un’iniziativa inclusiva e ispiratrice: la partecipazione dei ragazzi in difficoltà alla parata. Questi ragazzi, spesso invisibili agli occhi della società, hanno avuto l’opportunità di brillare sull’intera estensione del boulevard del 20 maggio, di condividere i loro talenti e di ricordare a tutti che ogni bambino merita un posto nella società. Uno sguardo a un momento ricco di emozione e simboli.
L’IMPEGNO DEL CENTRO EDIMAR PRINCIPESSA GRACE
La partecipazione del Centro Edimar Principessa Grace alla parata di martedì 11 febbraio 2025 sul boulevard del 20 maggio a Yaoundé è stata il risultato di un invito. Infatti, è grazie all’iniziativa di un’“amica” del Centro Edimar operante nei servizi del Primo Ministro che il Centro ha potuto beneficiare di un invito ed è quindi stato iscritto nella lista dei partecipanti a questo importante evento.
Questo gesto generoso e sensato di questa “amica” del Centro Edimar è stato da una parte un grido d’allarme a sostegno di questa gioventù in difficoltà. D’altra parte, è stata un’occasione per offrire a questa gioventù vulnerabile e che vive in estrema precarietà una piattaforma per esprimersi, valorizzarsi e ritrovare un senso di appartenenza.
UN PROGETTO DURATURO AL SERVIZIO DEI GIOVANI VULNERABILI
La selezione dei giovani è avvenuta attraverso l’espressione di un consenso libero e volontario da parte loro. L’informazione è stata condivisa al Centro, alla fine delle sessioni di alfabetizzazione e durante la riunione del mercoledì che precedeva la celebrazione di questa festa. Una lista è circolata ed è stata anche presentata all’accoglienza a tutti i giovani che varcavano la soglia del Centro. Inoltre, questo lavoro è proseguito sia nel secondo centro di alfabetizzazione situato a Etoudi, sia nei nostri diversi poli di strada.
I colloqui preliminari hanno permesso ai responsabili del Centro Edimar incaricati dell’organizzazione di questo evento di garantire il trasporto e l’alimentazione durante gli allenamenti fino al giorno della cerimonia.
Anche gli spettatori, commossi da questa iniziativa, hanno riservato un’accoglienza calorosa a questi giovani marciatori. Gli applausi e gli incoraggiamenti hanno risuonato tra le diverse tribune, creando un’atmosfera di solidarietà e compassione.
Questa partecipazione non è stata solamente simbolica, ma ha portato un messaggio potente. Ha ricordato che i giovani vulnerabili in generale e i bambini di strada in particolare, non sono statistiche o problemi da risolvere, ma individui con sogni, talenti e un potenziale immenso. Integrandoli in questo evento nazionale, gli organizzatori del ministero della gioventù e dell’educazione civica hanno voluto abbattere gli stereotipi e incoraggiare una presa di coscienza collettiva.
Nonostante tutte le difficoltà, in particolare il poco tempo per la preparazione e la mobilità incessante dei giovani, questa nuova e inedita esperienza ha permesso la mobilitazione di 60 giovani il giorno della parata. Per il Centro Edimar Principessa Grace, questa iniziativa non si ferma alla parata, in quanto si inserisce in un progetto più ampio avviato dal Padre Maurizio Bezzi nel 2002 e oggi portato avanti dalla Sig.ra YOGA Mireille. Questo progetto mira a offrire a questi giovani accesso all’istruzione, alla salute e a opportunità di reinserimento sociale.








